Covid19 e brand: la comunicazione fa il tagliando
Il coronavirus mette alla prova la comunicazione.
È il momento di fare un check-up approfondito per una rimessa in strada rapida e sicura.
I brand si trovano oggi di fronte a sfide che non avevano mai nemmeno immaginato di dover affrontare. In un momento di emergenza globale, incerti scenari e repentini cambiamenti, i CEO sono chiamati più che mai a prendere decisioni i cui effetti non potranno che avere un impatto visibile su tutti gli ecosistemi, interni ed esterni. Ed è proprio da qui che chi ricopre posizioni di leadership ha l’opportunità di ripartire. Come? Generando e alimentando relazioni solide e di fiducia con tutti gli stakeholder. E’ iniziato un modo di vivere, lavorare, relazionarsi, completamente diverso. La pandemia sta cristallizzando nuove abitudini di consumo e di relazione. Già da ora, la comunicazione dei brand non può essere “as usual”, ma deve riallinearsi con il momento che stiamo vivendo. Prepararsi a ripartire, significa saper riconnettere il brand e i suoi valori ai bisogni delle persone, delle comunità, del sistema paese, dell’ambiente.
Per ripartire domani, occorre puntare già oggi su competenza, conoscenza e autorevolezza.
È un momento, questo, in cui i brand ci devono mettere la faccia e continuare a farlo con consapevolezza e responsabilità anche in futuro.
Per creare un sistema positivo dobbiamo prima di tutto conoscere a fondo noi stessi e portare la nostra conoscenza al sistema più ampio. Lo stesso vale per i brand, per i quali è essenziale riscoprire la propria “reason why”, ovvero il proprio credo fondante che va oltre il profitto, ed allineare la propria comunicazione a valori che sostengono il bene comune.
È ormai sotto gli occhi di tutti quanto la forza della narrazione possa condizionare e trascinare importanti eventi economici. Analogamente, la narrativa d’impresa è una preziosa risorsa per attraversare la crisi e uscirne rafforzati. Chi è alla guida di aziende o organizzazioni, oggi più che mai, è chiamato a dare risposte concrete, a rassicurare e ispirare. Il corporate storytelling, se correttamente gestito, insieme al ruolo chiave dei CEO, rappresenta un valido strumento per rispondere alle aspettative del mercato, dei dipendenti, delle comunità, e di tutti i sistemi umani e organizzativi che interagiscono con il brand.
Forma e sostanza, azione e comunicazione, non sono mai stati tanto interconnessi come lo sono oggi. L’allineamento tra visione, valori, strategie, da un lato, e condotta aziendale e impegno sociale dall’altro è ciò che attribuisce credibilità alla marca. Per rimanere rilevanti e non cedere terreno ai competitor i brand oggi non devono solo preoccuparsi di non perdere la partita dei mercati, ma mettere al primo posto la fiducia e il benessere di tutti gli stakeholder, promuovere obiettivi comuni, unendo imprenditorialità e valorizzazione del capitale collettivo.
A cura di Alessandra Malvermi
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