Voice branding: l’ascesa dei branded podcast

La valorizzazione del brand attraverso l’utilizzo della voce

In un nostro recente post, vi abbiamo parlato del ruolo centrale che la voce sta riacquistando nel panorama social e più in generale come strumento chiave per la costruzione di relazioni. Il rapido successo ottenuto dai podcast ha dimostrato come l’utilizzo della voce si sia rivelato efficace per veicolare contenuti di alto interesse e costruire un legame più profondo con il pubblico.

Non solo per i social ma anche per i brand la voce sta assumendo un nuovo valore; le strategie di comunicazione sono sempre più voice oriented. L’attenzione delle aziende per gli strumenti basati sulla voce è in costante crescita. Dai podcast al brand entertainment, la brand voice si fa sempre più sentire.

Tra gli strumenti più amati dai brand e dalle agenzie di comunicazione, che si stanno affermando in questo periodo, ricordiamo il branded podcast mediante il quale la personalità dei brand si afferma attraverso contenuti vocali.

Che cos’è il branded podcast?

Il branded podcast viene definito dall’OBE (Osservatorio Brand Entertainment) come: “un contenuto editoriale originale in audio, fruibile on-demand, ideato, realizzato e finanziato da un brand. È distribuito sulle properties digitali del committente e/o sulle piattaforme specifiche di podcasting. Ed è finalizzato a intrattenere un pubblico-target in modo coerente con i valori e gli obiettivi del brand.”
Non si tratta quindi di semplici podcast in cui le aziende si descrivono e forniscono informazioni sulla propria attività, bensì di un vero e proprio storytelling creativo, totalmente realizzato tramite la voce, per informare e intrattenere i consumatori su temi specifici, in linea con il proprio insieme valoriale. In questo tipo di contenuto, il brand e i suoi rappresentanti non sono mai protagonisti, ma restano piuttosto in background, accompagnando il fruitore durante il racconto.

Il branded podcast può essere creato in diverse forme, come ad esempio l’intervista o il documentario, o nella modalità di una conversazione tra due o più esperti del tema trattato, oppure essere puramente espositivo, anche se la forma che si è rivelata più efficace, ancora una volta, è quella narrativa dello storytelling.

Creare contenuti branded podcast efficaci

Creare contenuti che siano interessanti e allo stesso tempo efficaci non è semplice. Prima di tutto è di fondamentale importanza considerare il podcast una parte integrante delle strategie di comunicazione del brand e non come un progetto a sé estraneo alla brand strategy. Si tratta, in pratica di un vero e proprio processo di voice brand design.
Va poi considerato che la registrazione di un podcast richiede un impegno a 360° che riguarda principalmente i seguenti aspetti: la ricerca di temi originali e coerenti con i valori del brand; i contenuti testuali, che devono essere efficaci e in linea con il tone of voice; la selezione della voce più idonea ad esprimere la personalità del brand; la gestione di vari aspetti burocratico-amministrativi connessi alla tutela dei diritti d’autore; la registrazione audio; ed infine la promozione e la divulgazione del prodotto finale.

Il successo ottenuto da questo nuovo format ha favorito la nascita di strutture specializzate nella creazione di podcast, in grado di supportare le aziende durante il processo di produzione; in Italia la più nota è VOIS, la startup che nel 2019 ha lanciato il primo branded podcast italiano nel settore automobilistico: “Prime svolte” per Mini Electric, una raccolta di podcast sulle prime volte della gente comune che si raccontava.
Inoltre, il tavolo tecnico dell’OBE proprio nel 2021 ha scritto, insieme ad alcuni esperti di podcast (tra cui proprio VOIS), un whitepaper con le linee guida per il perfetto branded podcast.

In Italia alcuni esempi di branded podcast che stanno riscuotendo successo sono:

• “Sotto Attacco” – Sophos: la serie di podcast dedicata ai grandi attacchi informatici degli ultimi anni creata dall’azienda di sicurezza informatica, in collaborazione con Radio IT, con lo scopo di diffondere conoscenza sul tema dell’hacking informatico e fornire consigli per la protezione dai cyberattacchi. La serie comprende 11 episodi della durata di 15minuti circa in uscita ogni due settimane su Spreaker,  Spotify, Google Podcast e Apple podcast. Content e direzione creativa a cura di Sound PR.
• “Caffè Animati”- Kimbo: una serie di storie legate a momenti speciali nati davanti ad un caffè, scritte e raccontate da Massimo Cotto, noto giornalista e speaker radiofonico. Lo storytelling fa da protagonista in questo viaggio in cui il prodotto viene evocato. Gli episodi sono disponibili su Spotify e hanno una durata di circa un minuto, giusto il tempo di un caffè!

I vantaggi del branded podcast

In questo tipo di contenuto, a rappresentare un vantaggio per le aziende sono proprio le caratteristiche peculiari dei podcast: la facilità di fruizione e la componente multitasking permettono di raggiungere un ampio numero di persone e offrono la possibilità di analizzare i dati di ascolto per creare contenuti sempre più modellati sull’audience di riferimento. A questo si aggiunge la possibilità di fruire di nuovi canali di comunicazione come Spotify, Google podcast, Apple podcast.
La caratteristica che più di tutte però rappresenta un vantaggio è proprio lo strumento vocale: la voce crea un legame quasi intimo con l’ascoltatore che si sente quindi più coinvolto emotivamente, e questo aumenta la propensione di acquisto e la fidelizzazione al brand.

I branded podcast sono tuttavia solo la punta dell’iceberg. Ciò a cui stiamo assistendo è un cambio di paradigma della comunicazione dei brand in cui la voce diventa protagonista.

 

Articolo di Valentina Boccuni 

 

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