Il Risveglio del Leader: l’era della Social Leadership
Navigare nell’oceano digitale: come i CEO diventano faro nel mondo dei social media.
Nell’epoca in cui il confine tra personale e professionale sfuma nei meandri del digitale, la figura del CEO si trasforma, abbracciando una dimensione pubblica che fino a poco tempo fa sembrava riservata a un ristretto circolo di influencer. Ryan Erskine, brand strategist, autore ed esperto di online brand reputation, in un lontano settembre del 2018 su Forbes, poneva una questione destinata a diventare centrale: l’assenza dei CEO dai social media non è solo un’opportunità mancata ma un vero e proprio rischio per l’immagine di un brand. Oggi, a distanza di anni, il paesaggio ha subìto un’evoluzione notevole. Le aziende hanno iniziato a comprendere che il CEO Branding non è un optional ma un ingrediente fondamentale della strategia di comunicazione. La presenza autentica e strategica dei leader aziendali sui social media non solo amplifica il raggio d’azione del brand ma lo arricchisce di una dimensione umana, tangibile e vicina ai suoi interlocutori.
Il CEO come punto di contatto virtuale
In un mondo sempre più connesso, i CEO si trovano a navigare in un oceano digitale dove ogni conversazione diventa un’opportunità di engagement. Chi meglio di loro può trasmettere i valori e la vision dell’azienda? La comunicazione top-down si arricchisce di un nuovo livello: non più un monologo, ma un dialogo aperto con clienti, partner e collaboratori.
I CEO, trasformandosi in Social Leader, adottano un approccio proattivo nel condividere visioni, valori e persino sfide, diventando così veri e propri ambasciatori del brand nel mondo digitale.
Strategie di presenza: autenticità vs. delega
La presenza online di un Social Leader può manifestarsi in diversi modi. Alcuni scelgono di essere direttamente alla guida della propria comunicazione digitale, scrivendo personalmente i contenuti e interagendo con la community. Questo approccio, pur essendo una via privilegiata per assicurare autenticità e coerenza al messaggio, non è percorribile da tutti e si rivela spesso insostenibile. Bilanciare le molteplici responsabilità legate al proprio ruolo aziendale con l’impegno richiesto da una presenza online costante e significativa è, nella maggior parte dei casi, una sfida che pochi riescono a sostenere nel lungo periodo.
Di fronte a queste sfide, numerosi CEO scelgono di collaborare con agenzie di PR che mettono a disposizione un Ghost Manager come parte del team social. Questa figura professionale, esperta nel vestire i panni digitali del leader, si impegna a rispecchiare fedelmente i valori e la visione aziendale. Questa modalità consente ai CEO di dedicarsi pienamente agli aspetti strategici del proprio incarico, mantenendo al contempo una solida presenza online. L’essenziale, in questo processo, è che il messaggio veicolato resti in linea con l’essenza del leader e dell’organizzazione che rappresenta, garantendo autenticità e coerenza.
Il valore della credibilità
La domanda sorge spontanea: quanto è credibile un CEO che si espone sui social media? La risposta risiede nella coerenza tra ciò che viene comunicato online e le azioni intraprese nella vita reale. Un Social Leader che incarna i valori che promuove, che partecipa attivamente alla vita dell’azienda e che si fa portavoce delle sue iniziative, trasforma la sua presenza digitale in un potente catalizzatore di fiducia e credibilità.
Esempi virtuosi di Social Leadership
Per comprendere la portata della Social Leadership, non dobbiamo guardare solo a figure come Elon Musk, il cui utilizzo di X ha dimostrato l’impatto di un approccio diretto e personale sulle percezioni e decisioni di un vasto pubblico. Basti pensare a Satya Nadella, CEO di Microsoft, che utilizza i social media per sottolineare l’importanza dell’innovazione tecnologica e dell’accessibilità digitale. Attraverso i suoi post, Nadella non solo promuove i prodotti e le iniziative di Microsoft ma anche una visione più ampia che abbraccia la responsabilità sociale dell’azienda, la cultura dell’apprendimento continuo e l’importanza dell’inclusività tecnologica. Questi leader, che elevano il discorso su temi cruciali come l’innovazione, la sostenibilità e la cultura aziendale attraverso i social media, stabiliscono nuovi standard per chi aspira a diventare un Social Leader.
Le sfide della Social Leadership
La trasformazione in Social Leader comporta sfide non indifferenti. La gestione della propria immagine pubblica, il rischio di esposizione a critiche, la necessità di mantenere un equilibrio tra trasparenza e riservatezza sono solo alcuni degli aspetti che un CEO deve considerare.
L’esposizione sui social porta con sé il rischio di critiche, che possono emergere tanto da errori reali quanto da malintesi o persino campagne diffamatorie. Rispondere a queste situazioni richiede non solo spessore emotivo ma anche una strategia comunicativa ben ponderata, che sappia trasformare potenziali crisi in opportunità di rafforzare la fiducia del pubblico.
Nonostante queste sfide, il percorso verso la Social Leadership si rivela estremamente gratificante. La capacità di costruire un legame diretto e genuino con il pubblico apre la porta a un vantaggio competitivo distintivo, che supera di gran lunga i potenziali rischi.
Passato e futuro della Social Leadership
La Thought Leadership rappresenta sia le fondamenta che l’orizzonte futuro della Social Leadership. Questo concetto, radicato nella capacità di influenzare e ispirare attraverso idee innovative e visioni avanguardistiche, pone le basi per ciò che significa essere un leader nell’era digitale. I Social Leader, attraverso la loro presenza attiva e strategica sui social media, non si limitano a gestire la narrazione del proprio brand ma elevano il discorso, ponendosi come pionieri di pensiero nel proprio campo.
In questo contesto, la Thought Leadership non è soltanto un retaggio del passato ma un pilastro su cui costruire il futuro della leadership digitale. I leader di oggi sono chiamati a navigare in un panorama sempre più complesso, dove l’impatto delle loro parole e azioni può estendersi ben oltre i confini tradizionali delle loro organizzazioni. Diventare un punto di riferimento nel dibattito globale su temi cruciali, dalla sostenibilità all’innovazione tecnologica, richiede una visione che anticipi le tendenze e una comunicazione che coinvolga e mobiliti.
Pertanto, la transizione da Social a Thought Leader non è solo una progressione naturale ma una necessità per quei CEO che desiderano lasciare un segno duraturo nel loro settore e nella società.
La Social Leadership non è solo una tendenza, ma una vera e propria evoluzione nel modo di fare impresa e di comunicare. Richiede coraggio, autenticità e una visione chiara, ma offre in cambio l’opportunità di orientare positivamente il futuro del proprio brand e di instaurare un dialogo costruttivo con la propria community. Il risveglio del leader nel mondo digitale è un viaggio affascinante, ricco di opportunità e scoperte, un percorso che ogni CEO, attento alle dinamiche contemporanee, dovrebbe considerare di intraprendere.
A cura di Alessandra Malvermi
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