

Media e PR nell’era dell’AI: un equilibrio in trasformazione
Come cambia la relazione tra media e professionisti delle PR con l’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale (AI) sta ridefinendo il panorama della comunicazione, trasformando sia il giornalismo sia il settore delle relazioni pubbliche (PR). Automazione, analisi avanzata dei dati e personalizzazione dei contenuti offrono nuove opportunità, ma impongono anche sfide significative per i professionisti delle relazioni pubbliche. Il punto non è più se l’AI cambierà il settore, ma come le PR possano sfruttarla per diventare ancora più incisive ed efficaci.
L’AI ha reso la gestione delle media relations più analitica e mirata. I software di media monitoring e sentiment analysis consentono di identificare i temi caldi, i giornalisti più influenti e le testate più ricettive. Ecco tre esempi di come i professionisti delle PR possono essere ancora più efficaci grazie all’intelligenza artificiale.
- Segmentare i giornalisti in base ai loro interessi e alle loro pubblicazioni recenti, garantendo che ogni pitch sia perfettamente in linea con le loro esigenze.
- Analizzare il sentiment delle notizie per comprendere il contesto in cui si inserisce il proprio messaggio e anticipare eventuali criticità.
- Utilizzare l’AI per l’analisi predittiva, individuando trend emergenti e creando contenuti che rispondano alle esigenze future dei media.
Contenuti di valore: l’AI aiuta, ma serve altro
L’intelligenza artificiale può generare testi, suggerire titoli e persino scrivere comunicati stampa, ma il valore delle PR risiede, oltre che nel suo approccio strategico, nella capacità di creare storie rilevanti, autentiche e coinvolgenti in uno stile non omologato; istruire l’AI in modo adeguato; controllare minuziosamente gli outcome e rielaborarli, ove opportuno; Per distinguersi, i professionisti e le agenzie di PR possono seguire le seguenti linee guida.
- Puntare sulla qualità della narrazione. Posto che nelle media relations la notiziabilità dei contenuti (ovvero la rilevanza per i media) è imprescindibile, trasformare ogni notizia in un racconto che risponda ai bisogni delle target audience, allineandola al pubblico di ciascun media.
- Sfruttare l’AI per ottimizzare il linguaggio. Migliorare leggibilità e struttura, ma senza sacrificare il tocco umano. Un testo ben articolato, scritto in una forma coinvolgente e naturale mantiene l’attenzione del lettore, risulta più efficace nella trasmissione del messaggio e rafforza l’autorevolezza del brand, senza apparire artificiale o generato meccanicamente.
- Creare contenuti esclusivi, come ricerche di settore, case study o interviste con spokesperson difficilemnte accessibili, in modo da incontrare l’interesse dei giornalisti. I contenuti esclusivi rappresentano una leva strategica per ottenere visibilità e autorevolezza. Per distinguersi e catturare l’interesse dei media, è fondamentale produrre materiali di alto valore che offrano insight unici e difficili da reperire altrove.
Personalizzazione e rapidità: il nuovo paradigma del pitching
I giornalisti ricevono centinaia di email ogni giorno. Come far sì che un comunicato stampa o una proposta di intervista non vengano ignorate? La chiave sta nell’equilibrio tra tecnologia e relazioni tra professionisti delle PR e giornalisti.
- AI per il media pitching: strumenti come algoritmi di machine learning possono aiutare a capire il miglior momento per inviare un pitch e personalizzarlo in base alle preferenze del giornalista.
- Approccio iper-personalizzato: niente invii di massa. Ogni pitch deve essere pensato su misura, con riferimenti specifici ai lavori precedenti del giornalista.
- Immediatezza e follow-up intelligenti: il tempismo è tutto! I giornalisti lavorano con scadenze sempre più strette e devono ottenere risposte rapide e precise per poter confezionare i loro articoli in tempo utile. Rispondere rapidamente non è solo una questione di efficienza, ma un indice di professionalità e affidabilità che può fare la differenza tra una notizia pubblicata e un’opportunità mancata.
- Anticipare le esigenze dei giornalisti, preparando materiali di supporto in anticipo, così da poterli inviare immediatamente su richiesta.
PR e SEO: un’alleanza per la massima visibilità
L’AI ha reso le PR più interconnesse con il digital marketing. Le strategie più efficaci includono indubbiamente la Search Engine Optimization.
- Ottimizzazione SEO per earned media: i comunicati stampa e gli articoli a firma, se impostati in chiave SEO, con parole chiave strategiche, possono migliorare il posizionamento organico del brand.
- Ma serve ancora, oggi, fare keyword research? Secondo l’esperta SEO Laura Copelli sì, ma serve cambiare metodo. Google utilizza le keyword come un elemento di comprensione, ma premia risorse che dimostrano rilevanza semantica rispetto all’intento di ricerca.
Quindi l’utilizzo di una specifica parola può risultare fondamentale.
La keyword research non significa solo trovare parole chiave, ma:
- individuare opportunità strategiche per emergere
- rispondere in modo preciso ai bisogni degli utenti
- costruire contenuti di qualità che Google e le persone riconoscano come autorevoli.
Relazioni umane più forti nell’era dell’automazione
L’AI può ottimizzare i processi, ma la forza delle PR resta nelle connessioni umane. La fiducia dei media non si costruisce con un algoritmo, ma con un lavoro costante e strategico. Per questo, le PR devono:
- Essere disponibili e affidabili: i giornalisti lavorano sotto pressione, rispondere rapidamente e con informazioni di valore è essenziale.
- Investire in media training: preparare i portavoce aziendali a comunicare in modo efficace e autentico nei media.
- Mantenere un approccio consulenziale: più che “spingere” contenuti, le PR devono offrire valore aggiunto, proponendo idee e insight ai giornalisti.
Le PR del futuro: sempre più strategiche e data-driven
L’AI non sostituirà il ruolo delle PR, ma lo renderà ancora più strategico. La combinazione tra tecnologia e relazioni umane consente ai professionisti delle relazioni pubbliche di essere ancora più incisivi, anticipando le esigenze dei media e creando contenuti di valore.
Le PR non solo conservano intatto il proprio smalto, ma sono destinate a diventare uno strumento ancora più essenziale per i brand che vogliono differenziarsi mantenendo un dialogo credibile con i propri stakeholder.
Con l’attenzione che sfugge veloce e la fiducia da conquistare giorno dopo giorno, le PR sono inoltre lo strumento ideale per costruire una comunicazione efficace, credibile e orientata alla creazione di fiducia tra brand, media e pubblico, aumentando la visibilità del brand.
A cura di Erika Dalla Longa
Potrebbero interessarti anche:
Come sfruttare l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale nelle PR di SoundPR
L’approccio Data-Driven nelle PR di SoundPR
Condividilo su:
