Modelli di pubblicità online

Questo articolo è stato realizzato da: The SSC Team (Stevens Strategic Communications), Westlake, Ohio (USA)

La pubblicità su Internet è la chiave per tutte le startup, per chi vuole espandere il proprio business, per i soggetti del marketing affiliato e per tutti coloro che cercano di guadagnare soldi online.

Per chi ci entra per la prima volta, il mondo della pubblicità online può rivelarsi un luogo piuttosto impervio e comprenderne la terminologia è fondamentale per per far crescere il proprio business online. I principali modelli di pubblicità online che tutti gli imprenditori devono conoscere sono i CPC (costo per click), definito anche come PPC (pay per click); i CPM (costo per impression o pagine viste) e i CPA (costo per acquisizione).

I grandi motori di ricerca come Google e Yahoo traggono i propri profitti dai CPC. Le aziende di tutto il mondo pagano per pubblicizzare i propri prodotti ogni volta che qualcuno svolge delle ricerche attraverso specifiche parole chiave.

Prendiamo come esempio l’Azienda X che vende mobili da giardino; ogni volta che una persona cerca le parole “mobili da giardino”, “mobili da esterno” o “sedie da esterno” la pubblicità dell’Azienda X (accanto a quella dei suoi competitor) spunta fuori nella barra laterale o nella parte superiore della schermata. Quando il soggetto clicca sull’annuncio, all’Azienda X viene addebitato il costo corrispondente.

La pubblicità basata sul CPM (costo per impression o pagine viste) non considera il numero di click ma il volume complessivo di utenti che hanno visualizzano la pagina web in cui l’annuncio sponsorizzato è inserito, presumendo che una piccola percentuale di essi cliccherà sul link.

La lettera “M” in CPM identifica il numero romano 1000, perciò l’azienda paga un dato importo ogni 1000 utenti che accedono alla pagina. Questo modello di investimento pubblicitario è proliferato sotto forma di banner in tutta la rete e nelle destinazioni web più popolari.

Le reti di pubblicità CPM lavorano con gli agenti pubblicitari e pagano ai diversi proprietari delle pagine web una parte dei guadagni proporzionale alle visite da esse generate.

Il costo delle campagne CPA (costo per acquisizione) si riferisce all’azione compiuta dall’utente dopo aver visualizzato l’annuncio pubblicitario. Queste pubblicità, spesso realizzate attraverso un sistema di marketing affiliato, possono richiedere che l’utente “agisca” scaricando ad esempio un software, fornendo i propri dati anagrafici o che esegua una serie di azioni.

Più questo tipo di pubblicità è invasivo più il costo aumenta.

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Spesso la pubblicità CPA è associata a varie forme di incentivi come, ad esempio, la possibilità di vincere un premio o ricevere campioni omaggio partecipando ad un gioco online o rispondendo ad un questionario.

Questa forma di pubblicità potrebbe rivelarsi piuttosto cara, ma la sua efficacia è in genere più elevata rispetto ai modelli alternativi.

L’inserzionista deve valutare attentamente le varie opzioni. Google ha così tanto successo perché il suo sistema pubblicitario è ben targettizzato e spesso gli utenti sono effettivamente interessati al prodotto che viene pubblicizzato. Le inserzioni CCP sono solitamente le forme di pubblicità meno invasive per il pubblico al quale generalmente non piace essere infastidito o disturbato.

Anche le pubblicità CPM non sono troppo invadenti ma catalizzare l’attenzione del pubblico, per quanto vasto possa essere, attraverso banner lampeggianti o che emettono fastidiosi suoni può essere controproducente e causare un danno d’immagine.

La pubblicità CPA può anch’essa rovinare la reputazione di un’azienda se il metodo usato dal marketing affiliato si rivela troppo invadente o se gli incentivi offerti risultano essere deludenti.

Ogni azienda deve identificare il metodo di pubblicità ideale per ogni singolo progetto. Capire e mettere a confronto le diverse opzioni pubblicitarie è un passo cruciale per avere successo su Int

 Autore: The SSC Team (Stevens Strategic Communications), Westlake, Ohio (USA)