Come cambiano i social network: sempre meno definiti i confini tra le diverse piattaforme social
Gli ultimi mesi sono stati ricchi di importanti rivoluzioni che hanno modificato l’utilizzo da parte degli utenti e l’identità stessa delle più note piattaforme social.
Inizialmente, ogni social network aveva uno scopo e un’utenza ben delineati: Facebook è nato per creare contatto e connessioni tra le persone, rivolgendosi almeno originariamente ai giovani, e si basava sul puro concetto della condivisione di momenti personali.
Twitter era invece stato ideato come un servizio di notizie e microblogging volto a fornire accesso in tempo reale alle news, mentre Instagram, nato dalla passione dei fondatori per la fotografia, puntava tutto sul potere delle immagini, mettendo a disposizione degli utenti uno spazio web in cui pubblicare foto in uno stile che evoca le storiche Polaroid, declinando il concetto di condivisione immediata tipica di quel formato fotografico.
Con il passare del tempo, la nascita di nuovi social network come TikTok, l’acquisizione di Instagram da parte del colosso di Menlo Park e i cambiamenti nel profilo degli utenti hanno smussato le differenze tra le varie piattaforme social, che sembrano sempre più prendere spunto le une dalle altre per offrire un’esperienza d’uso sempre più diversificata.
Instagram sfida Twitter e diventa la principale fonte di informazioni
Secondo l’ultimo Digital News Report di Reuters in Italia, durante il lockdown, Instagram ha superato Twitter come piattaforma social attraverso la quale gli italiani si sono informati. Il social network oggi in mano a Mark Zuckerberg è quello che è cambiato maggiormente: sia dal punto di vista dei suoi utenti, sempre più eterogenei, sia per quanto concerne le funzionalità che pur mantenendo l’immagine al centro della piattaforma si stanno aprendo a nuovi obiettivi, come nel caso di Instagram Shopping, che permette a chi ha un sito e-comm di utilizzare delle funzioni ad hoc per promuovere i proprio prodotti, proprio come avviene per Facebook Shops.
I dati del Report condotto da Reuters confermano l’avvicinamento di Instagram al mondo dei “cinguettii”: circa l’11% degli intervistati lo usa per informarsi, un dato che può sembrare poco rilevante ma che va letto considerando che è davvero molto simile a quello di Twitter, scelto come fonte di informazione dal 12% degli intervistati.
Da notare inoltre come Instagram ricopra un ruolo più rilevante per la fascia demografica dai 18 ai 24 anni: il 26% lo utilizza come fonte di informazioni.
Twitter non sta a guardare e con i Fleets offre un’alternativa per la condivisione temporanea
Sebbene non ceda alle pressanti richieste degli utenti e, per adesso, non abbia reso disponibile la funzionalità “modifica tweet”, con i suoi Fleets la creatura di Jack Dorsey ha comunque voluto offrire un’alternativa valida per condividere pensieri e opinioni… fugaci.
Evidente il richiamo alle stories di Instagram o Snapchat: svaniscono dopo 24 ore e sono nati perché “le persone si sentono più invogliate a condividere i propri pensieri con questa funzione, proprio perché consente di farlo in maniera temporanea” come ha spiegato piegato Mo Aladham, Product Manager di Twitter.
Facebook mette le mani sui servizi di Instant messaging
È di pochi giorni fa la notizia della “fusione” dei tre colossi della messaggistica: WhatsApp, Facebook Messenger e Instagram. L’idea di Zuckerberg, proprietario delle 3 piattaforme, è infatti di consentire agli utenti di chattare tra un’applicazione e l’altra in maniera molto più semplice. Mentre si passa del tempo su Facebook, sarà possibile contattare un amico su un’altra, ad esempio WhatsApp o scegliere di inviare un direct message su Instagram. Il tutto in maniera molto intuitiva.
Con Instagram pronta a lanciare la sfida a TikTok con i suoi Reels e Facebook che valuta di imporre il silenzio elettorale per le presidenziali statunitensi, è facile intuire che anche i prossimi mesi saranno davvero intensi per l’universo dei social networks! Stay tuned!
Articolo di Giulia Serazzi
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