Agenzie di PR: dimmi a quale network appartieni e ti dirò chi sei.
La soddisfazione del cliente passa anche attraverso le relazioni internazionali e il modello di network.
Autore: Alessandra Malvermi, Managing Partner di Sound Public Relations
Nell’era della globalizzazione e della comunicazione digitale, appartenere a un network rappresenta un valore aggiunto dall’indiscutibile importanza per un’agenzia di PR, dal momento che consente un rapido scambio di informazioni, un produttivo confronto e una visione più ampia delle tematiche su cui si lavora.
Esistono fondamentalmente due modelli diversi di network. Nel primo, i membri sono agenzie indipendenti guidate da un imprenditore, mentre nel secondo si tratta di agenzie, gestite da manager, appartenenti a grandi gruppi spesso operanti in più paesi.
In un’intervista pubblicata sul numero di Marzo di PR Report, una delle più autorevoli riviste tedesche sul mondo delle public relation, Uwe Schmidt, CEO dell’agenzia di Amburgo Industrie-Contact nonché attuale presidente del PRGN, ha messo in luce alcune differenze tra le due tipologie di network, evidenziando in particolar modo i vantaggi della prima nei confronti della seconda.
L’argomento viene affrontato a partire da una riflessione sui Best Practice Awards, un’iniziativa promossa dal PRGN che premia i membri del network che si sono particolarmente distinti per la qualità e l’innovazione dei propri lavori. In questa competizione, i manager e i professionisti delle agenzie sono coinvolti sia come partecipanti, in quanto invitati a sottoporre i propri casi di successo, sia come giudici nel processo di valutazione che porta alla scelta dei vincitori. Questo progetto sottolinea Schmidt, si è rivelato vincente su due fronti: da un lato ha generato entusiasmo e rafforzato i legami all’interno del network, dall’altro ci ha offerto l’opportunità di sviluppare appositi tool di knowledge sharing per facilitare lo scambio delle conoscenze professionali.
Inoltre, elemento da non sottovalutare, tale iniziativa svolge l’essenziale funzione di definire uno standard di eccellenza tra le agenzie del network che, operando in 80 mercati sparsi in tutto il mondo, sono collocate in contesti socio-culturali molto diversi l’uno dall’altro.
In occasione della cerimonia di premiazione tenutasi lo scorso ottobre a Londra, Sound PR ha ricevuto un importante riconoscimento per la miglior campagna corporate. Un momento doppiamente emozionante in quanto la campagna aveva già ricevuto il primo premio da parte del nostro cliente Veeam come miglior progetto PR selezionato tra venti agenzie a livello internazionale.
Proseguendo nella sua analisi, Schmidt, ritiene infine che i Best Practice Awards costituiscano la chiave di volta per spiegare come le agenzie indipendenti mostrino un’attitudine più spiccatamente imprenditoriale rispetto a quelle appartenenti ai grandi gruppi e siano maggiormente disposte a profondere un impegno ben superiore a quello pattuito nel condurre attività al servizio dei clienti.
Basandoci sul riconoscimento dei nostri clienti, non possiamo che condividere l’opinione di Schmidt. Ci siamo resi conto nel tempo che non solo i nostri clienti sono soddisfatti, ma ci riconoscono la capacità di andare oltre il mero perimetro degli accordi contrattuali per conseguire risultati a volte sorprendenti e ben al di sopra delle aspettative.
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