(Ri)torno al futuro per le agenzie di comunicazione?
Viviamo in “Interesting Times”. No a semplificazione, conformismo e paura.
(Ri)conoscere l’efficacia della comunicazione. Questo il titolo del convegno promosso dal Centro Studi di UNA – Aziende della Comunicazione Unite che si è tenuto ieri presso la sede di Assolombarda a Milano e che ha avuto quale ospite d’onore Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, a sottolineare l’effetto pervasivo che la comunicazione ha sulle imprese e sull’economia.
Vedere riconosciuta l’efficacia della comunicazione quale leva fondamentale per lo sviluppo del business e per la crescita economica è infatti l’auspicio, nonché il tema portante di questa edizione di Comunicare Domani.
Ho seguito con interesse tutti gli interventi che si sono succeduti all’interno dell’auditorium e, come comunicatrice da un lato e imprenditrice, co-fondatrice di Sound PR dall’altro, ho potuto osservarli da una duplice prospettiva. Volendo riassumere in una sola parola il nocciolo della questione, quella parola non potrebbe che essere “valore”. Le agenzie di comunicazione vogliono vedere riconosciuto il proprio valore e, affinché ciò avvenga, devono prima essere in grado di crearlo per i propri clienti e saperlo dimostrare. E’ importante però intendersi sul significato di “valore” oggi. Questo aspetto non è stato dibattuto nell’ambito del convegno, ma credo sia fondamentale soffermarsi per fare chiarezza.
Non solo l’economia è cambiata negli ultimi anni, ma anche il modo di produrre valore. Temi come la sostenibilità, la dimensione del sociale, la cura dei propri stakeholder, l’etica e il “sense of purpose” sono sempre più presenti nel paniere della nuova razionalità economico-finanziaria, a fianco dell’ottimizzazione dei processi e della crescita dei profitti. Oggi i brand sono chiamati ad agire in modo più responsabile e a comunicare con chiarezza e trasparenza il proprio operato e i valori di cui si fanno portatori. A noi comunicatori spetta il compito non solo di affiancarli nella promozione di prodotti e servizi, per aiutarli a competere al meglio e massimizzare così i loro profitti, ma anche di dare voce alla sfera dei cosiddetti asset intangibili quali la reputazione, la capacità di innovazione, la soddisfazione dei clienti, la responsabilità sociale, etc, che rappresentano una parte sempre più consistente del valore di impresa.
Lo slancio verso il futuro non deve essere frenato dalla nostalgia del passato. I tempi d’oro in cui la pubblicità poteva tessere le sorti e decretare il successo di un brand, restano vivi nella memoria, ma la complessità e la velocità che caratterizzano i mercati richiedono oggi un approccio più integrato che valorizzi le diverse professionalità di cui l’industria della comunicazione dispone. Occorre uscire dai silos e, grazie al lavoro sinergico tra settori diversi ma con gli stessi scopi operativi, generare il valore necessario non solo per le imprese, ma per l’intero Sistema Paese.
Viviamo in quelli che potremmo definire “Interesting Times”, ha ricordato ad apertura del suo intervento, Emanuele Nenna, Presidente di UNA, citando Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia. Di fronte alla sfide e alle difficoltà è facile cedere alle lusinghe della semplificazione, del conformismo e della paura. Insieme, oltre 200 agenzie raggruppate sotto la sigla di UNA, associazione degli operatori della comunicazione nata dalla fusione di AssoCom e Unicom, possiamo fare la differenza e dare un significativo contributo alla creazione di un mondo e di un’economia migliori.
di Alessandra Malvermi
Sound PR è un’agenzia di PRHub, la rete di agenzie di relazioni pubbliche entrata a far parte di AssoCom prima, e di UNA in seguito.
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