OrisLine, l’MSP specializzato nel settore odontoiatrico, sceglie Webroot per proteggersi dalle frequenti minacce ransomware
Conosciuto tramite Achab e subito apprezzato per la gestione centralizzata, Webroot ha permesso a OrisLine di ridurre i ticket di sicurezza dell’80%, gli attacchi ransomware del 90% e le infezioni del 95%
Achab, (www.achab.it) azienda specializzata nella distribuzione di soluzioni software a valore, presenta il caso di successo di OrisLine, il provider di servizi gestiti con sede a Milano e specializzato nel settore odontoiatrico, che ha scelto Webroot per risolvere efficacemente i problemi legati alla salvaguardia della privacy dei suoi clienti.
Grazie alle potenzialità di Webroot e al supporto offerto da Achab, OrisLine ha ridotto i ticket di sicurezza dell’80%, gli attacchi ransomware del 90% e le infezioni del 95%. Considerata infatti la sensibilità delle informazioni gestite dall’MSP come dati clinici di centri chirurgici, ospedali e pratiche private, da sempre gli attacchi ransomware hanno rappresentato una sfida importante per la sicurezza dell’infrastruttura di endpoint di OrisLine.
Periodi di inattività o eventuali violazioni dei dati PII (Personally Identifiable Information) non potevano essere in alcun modo tollerati. Da qui la necessità di orientare la scelta verso una soluzione all’avanguardia che rispetto a quelle precedenti potesse offrire sicurezza a 360°, semplicità di installazione, nonché la versatilità di un unico pannello di gestione in grado di garantire ampie opportunità di integrazione con i software preesistenti.
“In passato ho utilizzato diverse soluzioni di sicurezza, ma alla fine ho provato a cercare una soluzione facile da distribuire, con tempi di installazione ridotti e gestione centralizzata che offrisse controllo dell’IT, sicurezza e monitoraggio in un unico pannello” commenta Diego Pasqua, Responsabile IT di OrisLine.
L’implementazione di Webroot Endpoint Protection è avvenuta in tempi rapidi determinando sin da subito un cambiamento tangibile: “La prima cosa che abbiamo notato è che Webroot era più veloce e facile da usare rispetto alle nostre vecchie soluzioni. Per noi è stato molto semplice completare le attività di distribuzione, installazione e gestione” sottolinea ancora Diego Pasqua.
La soluzione distribuita da Achab combina l’innovativa tecnologia Webroot per il riconoscimento del comportamento e dei file pattern con la potenza del cloud computing per bloccare le minacce note e neutralizzare gli attacchi zero-day sconosciuti con più efficacia rispetto ad altri software di sicurezza informatica. L’antivirus Webroot è costantemente aggiornato perché è senza firme e l’analisi delle minacce avviene direttamente nel cloud; ciò consente di non incidere sulle prestazioni di sistema.
Tra le caratteristiche particolarmente apprezzate in OrisLine l’API Unity di Webroot che consente una gestione centralizzata e giornaliera di monitoraggio e controllo della sicurezza dei clienti. “L’API di Webroot mi è utile in tutte le attività: acquisire nuovi clienti, controllare lo stato di un agente, eseguire procedure o modificare un criterio. È veramente una funzione perfetta” commenta Pasqua.
Con la precedente soluzione la gestione delle attività quotidiane era diventata particolarmente onerosa a causa degli errori di aggiornamento, un problema risolto efficacemente con Webroot che ha permesso, non solo di ridurre i costi per le soluzioni di sicurezza, ma anche di ridurre le tempistiche legate alle scansioni di sistema, passate da una media di circa 45 minuti a soli due minuti. “Abbiamo assegnato un tecnico ad altre mansioni e diminuito i costi di sicurezza. Così possiamo dedicare più risorse ad altri progetti, fornendo più soluzioni ai nostri clienti. Quando i sistemi sono quasi completamente automatici, è possibile concentrarsi sullo sviluppo del business” sottolinea infine Pasqua.
“I risultati ottenuti da OrisLine con la soluzione Webroot da noi fornita sono straordinari e dimostrano che la nostra proposta semplice ed innovativa rappresenta per gli MSP un vero valore aggiunto” conclude Andrea Veca, CEO di Achab.
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