Quest Software abbatte le barriere del Mobile Device Management (MDM)
La crescente diffusione di iniziative “Bring Your Own Device” (BYOD), pur aumentando la soddisfazione e la produttività dell’utente, può comportare costi elevati per l’azienda se questo nuovo approccio non viene implementato correttamente. Si rende infatti necessario un adeguato incremento degli accessi e di conseguenza va affrontato un sensibile aumento dei rischi legati alla sicurezza e delle richieste di assistenza.
Gli strumenti MDM tradizionali supportano i dipartimenti IT nel controllo dei dispositivi che accedono al network, ma non hanno la capacità di integrare l’inventory hardware e software in un unico database e in una console, rispondendo dunque efficacemente alla richiesta dei diversi uffici virtuali e delle esigenze sempre sempre nuove degli utenti. Da questa consapevolezza nasce l’offerta Quest, che propone nuove soluzioni nell’ambito della strategia di User Workspace Management, al fine di consentire alle aziende di gestire senza interruzioni dispositivi, dati e applicazioni, siano essi Microsoft o non tradizionali.
- Quest Software porta il proprio supporto anche su dispositivi Android, su iPad, iPhone e su Mac grazie alle nuove soluzioni Quest Management Xtensions (QMX), che estendono le capacità di Microsoft System Center Configuration Manager a più di 120 piattaforme non-Microsoft. Grazie all’integrazione diretta nel System Center Configuration Manager (SCCM), gli strumenti Quest QMX consentono alle aziende di accelerare l’accesso ai dati sfruttando un singolo punto di accesso per semplificare la gestione e la sicurezza.
- L’estensione Quest QMX per Android consente alle aziende di gestire importanti dispositivi come smartphone e tablet grazie a un’inventory completa, a comandi remoti (wipe, lock, password reset) e configurazione.
- I prodotti dell’estensione QMX per Apple di Quest supportano inoltre capacità di gestione migliorate per semplificare le operazioni che coinvolgono i dati e le applicazioni aziendali.
- L’estensione QMX per iOS incorpora le funzionalità più richieste, tra cui un controllo più dettagliato e caratteristiche di gestione per l’inventory, la reportistica e la distribuzione di applicazioni e aggiornamenti a questi dispositivi, che garantiscano la sicurezza dell’azienda tramite una chiave selettiva e funzionalità di cancellazione in caso di perdita del dispositivi.
- Con l’estensione QMX per Mac, gli amministratori possono utilizzare la standardizzazione e la prontezza del network in Microsoft System Center Configuration Manager per implementare immagini aziendali su uno o più laptop Mac e PowerBooks. Questo permette inoltre ai dipartimenti IT di recuperare un dispositivo che l’utente finale ha irrimediabilmente danneggiato.
- Per i desktop virtuali, Quest offre vWorkspace® Connector per Android, Connector per iPad 1.2 e Connector per Mac OS X, le cui ultime versioni migliorano le performance e la stabilità. Queste offerte supportano le aziende nell’ambito delle iniziative BYOD, portando il ramo di attività delle applicazioni Windows ai dispositivi tablet.
- L’integrazione diretta e sicura abbatte le barriere per la gestione dei dispositivi mobili, mettendo a disposizione uno spazio lavorativo estremamente dinamico, accessibile dagli utenti quando e dove lo desiderano, nel rispetto degli standard di sicurezza richiesti dalle aziende.
L’università di Drake apre le porte delle aule ai dispositivi degli studenti che hanno integrato gli strumenti Quest
- L’università di Drake è un’università mista privata, riconosciuta ufficialmente, che si trova a Des Moines, in Iowa, e conta più di 3.500 studenti e oltre 2.100 laureati.
- L’università ha recentemente riscontrato la forte necessità da parte del corpo studentesco, del corpo insegnanti e dello staff di far coesistere i prodotti Apple (Mac e iOS) con l’Active Directory nel suo ambiente, gestito da Microsoft System Center Configuration Manager. È stato quindi necessario trovare il modo di integrare questi dispositivi all’interno del network esistente senza aumentare la complessità di gestione o creare rischi alla sicurezza.
- Installare QMX ha consentito di beneficiare immediatamente di una gestione completa, centralizzata e semplificata per tutto l’hardware e il software nel network. Un solo database tiene in memoria tutti i dati e una sola console fornisce una visione dell’intero network: questo si traduce in significativi risparmi di tempo sia nell’aggiornamento del software, sia nelle funzioni di gestione ordinarie. Verifiche che richiedevano 50 ore, ad esempio, possono essere portate a termine in 5 minuti, con un’ulteriore riduzione dei costi e dei rischi associati alla conformità delle licenze. L’università potrà inoltre risparmiare migliaia di dollari all’anno in aggiornamenti dell’hardware.
“I dipartimenti IT stanno riscontrando come il metodo vecchio e limitato di integrare dispositivi non tradizionali come Android, iPhone, iPad e MacBook in un sistema primariamente Microsoft non aggiunga altro che complessità”, spiega Shayne Higdon, Senior Vice President e General Manager, User Workspace e Monitoring di Quest Software. “Quest si è resa conto che per gestire questi dispositivi senza interruzioni, in modo efficiente e sicuro, è necessario integrarli direttamente sulle piattaforme di gestione esistenti che contengono i dati degli utenti. Grazie a strumenti QMX nuovi e aggiornati, Quest consente alle aziende di trasformare quello che sarebbe un terminale muto in una reale estensione dell’ambiente di lavoro dell’utente”.
“Negli ultimi due anni all’Università di Drake abbiamo assistito alla rapida adozione di dispositivi Mac OS e iOS, ma non siamo riusciti a seguirli e monitorarli in modo appropriato”, dichiara ben Hector, Network Engineer 2, Drake University. “Abbiamo implementato Quest Management Extensions (QMX), che si integra direttamente con il nostro sistema di gestione per portare i dati dell’hardware e del software in un unico database. L’implementazione di QMX è stata molto semplice, infatti permette alla nostra gestione di risolvere problemi di conformità e budget permettendo al contempo alla nostra divisione IT di semplificare la gestione dei dispositivi su hardware e piattaforme differenti”.
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