Storytelling e Storydoing a confronto: similitudini e differenze
Il termine storytelling è già entrato nel linguaggio comune sebbene molti lo usino in maniera impropria. Secondo il nostro partner tedesco Industrie Contact nel marketing lo storytelling si può sinteticamente definire come la capacità di raccontare la storia di un brand o di un prodotto da commercializzare per ispirare e informare i potenziali clienti.
Ma che cosa si intende invece con storydoing aziendale? Alla base di questa riflessione, proprio i punti in comune e le differenze tra queste due tecniche di comunicazione.
Storytelling vs. storydoing: definizione e differenze
La differenza tra storytelling e storydoing risiede principalmente nella partecipazione attiva. Semplificando, mentre lo storytelling consiste nel raccontare una storia, lo storydoing si concentra sul fare in modo che questa storia venga realmente interpretata è vissuta dal brand. Non si tratte dunque di puro intrattenimento ma di una reale partecipazione attiva da parte dell’azienda, che pone la storia al centro e la integra in ogni suo servizio e prodotto.
Secondo Industrie Contact esistono 6 elementi chiave che distinguono lo storydoing dallo storytelling:
Lo storydoing consiste nel declinare concretamente la storia che viene raccontata
Molte aziende pur avendo implementato un’efficace strategia di corporate storytelling, non vivono attivamente la propria storia, non la integrano all’interno delle proprie azioni quotidiane. Tradurre in azioni concrete la narrazione è invece essenziale affinché si possa sviluppare un senso di fiducia nei confronti del brand.
Come si diventa un’azienda che fa storydoing?
Innanzitutto, non importa quanto grandi siano le azioni messe in campo. È invece fondamentale rispondere alle seguenti domande:
Una volta identificati questi aspetti, è necessario accertarsi che essi si riflettano coerentemente nei prodotti, nei servizi, nelle competenze, nella cultura e nell’identità aziendali. Solo con questi presupposti sarà possibile creare uno storydoing di successo.
Storydoing: stimolare l’engagement
Una volta creato l’allineamento tra narrazione e azione, il passo successivo consiste nello stimolare la partecipazione attiva delle audience. Dopo aver identificato i canali sui quali sono maggiormente attive, si passa a declinare i messaggi che meglio possono rispondere ai loro reali interessi, facendo attenzione a mantenere vivo il legame tra la narrazione e la value proposition. La coerenza è tutto. I messaggi devono suonare all’unisono con il brand, la sua storia e il suo comportamento.
Gli elementi cardine della insight story si devono quindi condensare nel flusso narrativo e lo storytelling diventare uno strumento per rispondere a esigenze, richieste e aspettative del cliente.
Ad esempio, non si dovrebbe parlare solo di tutela ambientale, ma organizzare attivamente iniziative, come una raccolta rifiuti, per ripulire le spiagge locali.
Ciò che conta non è tanto l’entità dell’iniziativa, quanto la sua capacità di engagement.
Se si riesce a far vivere la storia al proprio brand, portandola al di fuori dalle mura aziendali, allora si potrà affermare di aver creato un ottimo storydoing.
Articolo originale a cura di Industrie Contact
Sound Public Relations e Industrie Contact fanno entrambe parte del network internazionale PRGN – Public Relations Global Network
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