CHEP potenzia il team legale di tutela degli asset in Europa
CHEP, specialista delle soluzioni per la supply chain e leader nel settore FMCG, si è affermata come punto di riferimento per l’economia circolare grazie al suo modello di business basato sulla condivisione e il riutilizzo dei pallet.
In un contesto mutevole, come quello attuale, i pallet hanno un ruolo preponderante ai fini di garantire la continuità della supply chain e la mancata restituzione o la distruzione dei pallet hanno un impatto molto negativo non solo sulla catena di approvvigionamento ma anche sul consumatore finale.
Al fine di massimizzare i vantaggi offerti dalle sue soluzioni di pooling per il mercato europeo e tutelare i propri pallet e altre attrezzature, CHEP ha nominato Dominika Nosačková Senior Manager, Regional Legal Counsel, e Susana Marquez Asset Protection Manager Europe. Entrambe vantano una consolidata esperienza in materia di prevenzione delle perdite nel settore retail maturata sui mercati europei specializzati nel commercio di articoli al dettaglio e di seconda mano.
Dominika e Susana entrano a far parte di un nutrito team di esperti in ambito legale e di tutela degli asset, concepito per proteggere l’economia di condivisione e riutilizzo mediante iniziative di minimizzazione delle perdite.
La mancata restituzione, lo scambio o la distruzione dei pallet volto al riutilizzo delle sue componenti per nuova finalità potrebbe apparire un danno poco rilevante, ma poiché i pallet CHEP fanno parte di un modello di condivisione e riutilizzo, eventuali furti o distruzioni mettono a repentaglio l’effetto positivo di questo modello circolare sull’intero settore.
I caratteristici pallet blu di CHEP, del medesimo colore in tutte le aree del mondo in cui opera l’azienda, sono legalmente di proprietà della medesima e non vengono mai venduti a terzi. Il modello aziendale adottato da CHEP prevede che vengano resi all’azienda per essere controllati, ripuliti, ricondizionati e quindi riutilizzati da altri clienti. La mancata restituzione di pallet CHEP rappresenta dunque un’infrazione legale che può portare ad azioni giudiziarie volte al loro recupero.
John Riley, Director of Asset Productivity presso CHEP Europe spiega: “In quanto pionieri dell’economia circolare, siamo orgogliosi di essere stati riconosciuti da Barron’s come l’azienda più sostenibile a livello globale e ci poniamo come obiettivo la tutela dei nostri pallet e di altri nostri asset in modo che possano soddisfare le esigenze dei Clienti. Nel corso degli ultimi mesi, CHEP ha dimostrato di fornire un servizio fondamentale per il corretto funzionamento della supply chain di beni essenziali come quelli alimentari e degli altri prodotti indispensabili in vendita nella grande distribuzione. Per questo, proteggere i nostri asset non è mai stato così importante. Oltre ad avere ripercussioni negative per l’ambiente, la mancata restituzione di pallet CHEP comporta costi aggiuntivi per produttori, dettaglianti e per i consumatori finali”.
Dan Berry, Vice President, Regional General Counsel, Europe aggiunge: “Abbiamo solide motivazioni legali per procedere al recupero dei pallet e stiamo utilizzando tutte le opzioni a nostra disposizione, compreso il ricorso al sistema giudiziario al fine di garantirne la restituzione e di poterci affidarci al pieno vigore della legge per scoraggiare chiunque dal violare in futuro i nostri diritti di proprietà”.
I pallet CHEP sono facilmente riconoscibili grazie all’inconfondibile colore blu e al fatto che su ciascuno di essi sono riportati il nome dell’azienda, le informazioni sul marchio e il titolo di proprietà. Il ritiro dei pallet CHEP è inoltre estremamente facile da predisporre e avviene a titolo gratuito. CHEP si occupa di tutto e ha agevolato il più possibile l’accesso al servizio creando una pagina di contatto pubblica, utilizzabile da chiunque desideri richiedere il ritiro.
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