Sophos pubblica il nuovo rapporto sullo Spam: un messaggio indesiderato su due viene inviato dall’Asia
Sophos, società leader a livello mondiale nel settore della sicurezza informatica, rende noti i risultati di una ricerca condotta nel secondo trimestre 2012 e rivela quali Paesi fanno parte della “Sporca Dozzina”, ovvero la classifica dei Paesi che inviano il maggior numero di messaggi spam, stilata periodicamente da Sophos.
Mentre il Nord America ha continuato a ridurre lo spam in rapporto alle email inviate, l’Asia ne ha aumentato la produzione ed è ora responsabile del 49,7% dello spam globale rilevato dai SophosLabs.
Nonostante solo il 5,3% degli utenti di Internet viva in India, questo Paese ha inviato l’11,4% dello spam globale da aprile a giugno 2012, risultando quindi in cima alla lista dei produttori di spam.
La ricerca ha inoltre assegnato un ben poco prestigioso secondo posto all’Italia, dai cui computer è partito il 7% dello spam globale.
Gli Stati Uniti hanno invece migliorato la loro posizione: nel primo trimestre 2012 sono passati dal primo al secondo posto, mentre nell’ultimo rapporto si sono posizionati come quarto Paese produttore di spam.
I primi 12 Paesi produttori di spam per il periodo aprile-giugno 2012 sono:
1. |
India |
11.4% |
2. |
Italia |
7% |
3. |
Corea del Sud |
6.7% |
4. |
USA |
6.2% |
5. |
Vietnam |
5.8% |
6. |
Brasile |
4.4% |
7. |
Pakistan |
3.7% |
8. |
Cina |
3.2% |
9. |
Francia |
3.1% |
10. |
Russia |
2.9% |
11. |
Polonia |
2.7% |
12. |
Taiwan |
2.6% |
|
Altri |
40.3% |
“I messaggi di spam rappresentano in media il 45-50% delle email aziendali: questo significa che per ogni comunicazione importante si riceve almeno un messaggio indesiderato”, afferma Graham Cluley, senior technology consultant di Sophos. “Tutti paghiamo il prezzo di questo fenomeno: il nostro sistema di posta processa e recapita il messaggio, costringendo gli utenti a perdere tempo per gestire i messaggi di spam della posta in arrivo”.
Sophos raccomanda quindi alle aziende e agli ISP di implementare strumenti tecnologici all’avanguardia per assicurarsi che i messaggi malevoli non raggiungano le caselle di posta.
L’Asia ha aumentato l’invio di spam ed è ora responsabile della produzione di quasi metà dello spam mondiale. Dall’Europa proviene un quarto dei messaggi indesiderati, mentre il Nord America ne produce quasi il 9%.
La classifica dei continenti produttori di spam per il periodo aprile-giugno 2012:
1. Asia |
49.7% |
|
2. Europa |
26.4% |
|
3. Sud America |
11.2% |
|
4. Nord America |
8.6% |
|
5. Africa |
3.6% |
|
6. Altro |
0.5% |
|
|
“Il principale fattore che determina il dominio dell’Asia in questa particolare classifica è rappresentato dall’alto numero di computer compromessi presenti nel continente”, spiega Cluley. “Gli hacker si impadroniscono di computer scarsamente protetti e li controllano senza che i proprietari se ne accorgano, sfruttandoli per l’invio di messaggi indesiderati e link malevoli. Ognuno è responsabile della sicurezza del proprio PC o del proprio Mac: se non si adottano le difese adeguate, non solo si subiscono questi attacchi, ma si contribuisce anche a diffondere il problema dello spam a livello globale”.
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