Earned Media – parte II: nuove sfide e prospettive future
Key Findings del report “The State of Earned Media” a cura del Public Relations Global Network
La settimana scorsa vi abbiamo illustrato alcuni dei risultati emersi dalla ricerca “The State of Earned Media” condotta dal nostro network su 78 professionisti appartenenti alle 18 agenzie statunitensi affiliate. Proseguiamo oggi con il secondo e ultimo articolo della serie per fare il punto sull’evoluzione in corso che sta ridefinendo le strategie PR, spingendo i professionisti del settore a rinnovare il loro approccio per guadagnarsi l’attenzione dei media.
FINDING #4
Tra le principali cause che determinano una crescente difficoltà nell’ottenere una copertura mediatica “guadagnata”, emerge il ridimensionamento delle redazioni e la conseguente riduzione del numero di giornalisti. Con uno score di 6 su 10 questa motivazione supera del 15% la seconda ragione citata dai rispondenti, ovvero l’abbondanza di “storie” a disposizione dei giornalisti che concorre a rendere l’arena dei contenuti sempre più competitiva.
Ecco alcuni dei commenti rilasciati dai rispondenti:
“Le redazioni, sia delle testate B2B che business, dispongono di meno giornalisti. Ne conseguono una ridotta disponibilità di questi ultimi a partecipare a eventi stampa e fiere, ed una crescente difficoltà da parte dei responsabili PR e media relations ad ottenere spazi di visibilità”.
“I giornalisti sono sovraccarichi, ricevendo una grande mole di proposte da parte degli uffici stampa. Questo aspetto, associato ad una riduzione di organico all’interno delle redazioni, fa sì che anche le storie più interessanti finiscano per non essere “coperte”.
CONSIDERAZIONI – Strutturare i contenuti da sottoporre all’attenzione dei giornalisti, tenendo conto dei limiti di tempo e di attenzione che è ragionevole aspettarsi da loro, sta diventando sempre più importante.
Fornire contenuti ben scritti, esaustivi, completi di immagini e/o video di buona qualità e corredati da informazioni a supporto può concorrere in modo decisivo al successo del vostro “pitch”, assicurando maggiori spazi di visibilità al vostro brand.
FINDING #5
I “media tradizionali” (60%) e la televisione (46%) sono stati indicati come i più difficili sui quali ottenere copertura, seguite da:
Radio – 29%
Podcast – 29%
Influencer sui social media – 17%
Online – 13%
CONSIDERAZIONI – Il requisito della rilevanza per notizie e storie è fondamentale, unitamente al modo con cui vengono presentate per adattarsi alla strategia editoriale e al formato dei media.
I contenuti che vengono proposti ai media devono essere confezionati in modo da rispondere agli interessi dei loro lettori e alla linea editoriale delle testate giornalistiche. Prendetevi il tempo per personalizzare il vostro approccio in base alle esigenze del media e del giornalista a cui vi rivolgete. Articoli dal taglio “marketing” ed auto-celebrativo sono da evitare a tutti i costi per non incorrere in inutili perdite di tempo.
Per ricevere una copia del rapporto sui risultati dello studio, scrivi a: info@soundpr.it
Un ringraziamento speciale al nostro PRGN partner di Philadelphia, Buchanan Public Relations, per aver coordinato questa indagine.
Articolo ispirato a: Part 2 – New Challenges with Earned Media: PR Practitioners Insight in Report a cura di Adriana Van Duyn della nostra agenzia partner Bianchi Public Relations di Troy, Michigan, USA.
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