Il media training torna alla ribalta in un panorama mediatico in costante evoluzione

Dalle interviste alle storie: il media training come alleato 

In un’era caratterizzata da rapidi cambiamenti nel panorama dei media, l’importanza del media training non è mai stata così cruciale. David Wills, Senior Vice President della nostra agenzia partner Media Profile Inc, con oltre tre decenni di esperienza nel campo della comunicazione, sottolinea come un portavoce preparato possa influenzare notevolmente la narrazione di una storia. Che si tratti di affermarsi come leader di pensiero (thought leader), modificare percezioni su temi specifici, o semplicemente costruire consapevolezza di marca attraverso un racconto efficace, le competenze di un portavoce diventano un asset fondamentale.

L’attuale panorama mediatico è in costante evoluzione. Le redazioni si trovano a far fronte a sfide competitive sempre più spinte, dovendosi al contempo adattare ad un ecosistema in rapida trasformazione. La presenza crescente di influencer e creator all’interno della scena mediatica, l’aggregazione di contenuti e la proliferazione di notizie false o poco attendibili hanno cambiato il modo in cui il pubblico consuma le notizie, concorrendo ad aumentare la pressione sulle redazioni che sono sempre più chiamate a pubblicare storie accurate e tempestive.

In uno dei recenti episodi del podcast “PRGN Presents”, David Wills riflette su come sia fondamentale per i media poter contare su fonti attendibili e preparate che diano loro accesso in tempi brevi ad informazioni corrette ed esaustive. Il tutto, per essere in grado di fornire contenuti interessanti e spunti di riflessione ai propri lettori, nella forma ad essi più adeguata.

Un investimento mirato nella formazione sui media (media training) può trasformare i portavoce in narratori straordinari, capaci non solo di trasmettere i messaggi chiave del brand, ma di intessere i propri messaggi in modo che vibrino con forza nel tessuto mediatico. Questa alchimia comunicativa non solo eleva la storia a eco in grado di essere captata dall’ecosistema degli stakeholder, ma la allinea perfettamente agli obiettivi di comunicazione del brand. Il cuore di questa trasformazione risiede nella comprensione profonda del valore dell’interazione con i media: un dialogo costruito su fondamenta di autenticità e credibilità, che permette ai portavoce di navigare con destrezza tra le onde, a volte turbolente, della narrazione mediatica.

Le interviste con i media: un’opportunità da gestire

Tra i contenuti centrali del media training, spicca certamente la gestione efficace delle interviste con i media.  L’opportunità offerta da questo strumento, di comunicare in modo autentico e credibile ad un vasto pubblico, trascende i limiti di qualsiasi campagna pubblicitaria o strategia di content marketing. Questo tipo di comunicazione diretta permette di toccare corde profonde nell’audience, stabilendo un legame di fiducia e credibilità unico. Tuttavia, la chiave per sfruttare appieno questa opportunità risiede nella capacità di riconoscere ciò che effettivamente attira l’attenzione dei media. Comprendere e collegare la narrazione del brand a temi di attualità o di forte interesse pubblico non solo garantisce rilevanza alla narrazione, ma ne amplifica anche la portata e l’impatto. In questo contesto, l’abilità di tessere storie che risuonino con i temi che più stanno animando le conversazioni in rete, e non solo, diventa un potente strumento di engagement.

Comprendere e connettersi con le proprie audience

Avere un approccio personalizzato nelle interviste con i media è fondamentale. Collaborare con un ufficio stampa o un’agenzia di PR può aiutare a comprendere la realtà in cui si muove il giornalista che effettuerà l’intervista, i suoi interessi e quelli del suo pubblico, permettendo di modulare il proprio messaggio per una connessione più profonda, informare in modo efficace e supportare la narrazione. Il media training diventa quindi uno strumento indispensabile per identificare i punti chiave da comunicare e per capire come sfruttare al meglio il formato dell’intervista al fine di raggiungere gli obiettivi di comunicazione prefissati, garantendo al contempo che ogni intervista sia non solo un’opportunità di racconto, ma anche un passo avanti verso il successo della strategia di comunicazione del brand.

La pratica rende perfetti

Diventare una risorsa preziosa per i giornalisti, fornendo loro contenuti notiziabili, in modo memorabile equivale ad avere un asso nella manica. Il media training, attraverso sessioni pratiche basate sulla tecnica del role-playing, rafforza la capacità di presentare i propri messaggi chiave in modo efficace ed incisivo, aumentando la probabilità che il proprio messaggio non solo venga ascoltato, ma anche ricordato e riportato. Questa pratica, se esercitata con costanza, affina la capacità di comunicare con chiarezza e impatto, assicurando che ogni interazione con i media sia un’opportunità per lasciare un’impronta duratura.

 

A cura di Alessandra Malvermi

Questo articolo si ispira a: “Media Training For An Evolving News Landscape” a cura di David Wills, Senior Vice President dell’agenzia Media Profile Inc. con sede a Toronto, Canada.

Sound Public Relations e Media Profile fanno entrambe parte del network internazionale Public Relations Global Network (PRGN).

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