L’Italia scopre lo Storytelling grazie allo sport!
Negli ultimi anni si è sentito molto parlare di “Storytelling”, l’arte di comunicare attraverso il racconto. Nato come un metodo di narrazione prettamente giornalistica, questo insieme di tecniche e competenze specifiche si è evoluto sino ad affermarsi come vera e propria disciplina.
Tuttavia, c’è ancora molta confusione attorno alla definizione di Storytelling che, tanto per chiarire, non consiste nel comunicare la storia cronologica di un brand o di un prodotto, bensì nel creare un universo narrativo intorno ad essi, generando al contempo valore, sia esso di natura identitaria, sociale o economica.
[inlinetweet prefix=”Lo Storytelling può essere impiegato in diversi contesti, ma quello dello sport è un ambito che offre molte opportunità di applicazione” tweeter=”” suffix=””]Lo Storytelling può essere impiegato in diversi contesti, ma quello dello sport è un ambito che offre molte opportunità di applicazione[/inlinetweet]. Basti pensare a Federico Buffa, il giornalista sportivo protagonista del format di Sky “Federico Buffa racconta: …” in cui un evento sportivo, o la vita di un determinato atleta, vengono presentate con incalzante stile narrativo.
I protagonisti vengono umanizzati e la storia principale diventa un fil rouge che aiuta la narrazione, ma che non ne è il fulcro. Per fare qualche esempio, parlando dei “Mondiali di calcio di Messico 1970” il narratore può risalire fino alla vita di Montezuma (l’ultimo imperatore azteco) catturando comunque l’attenzione dello spettatore. Lo sport è il collante perfetto per legare la storia, la musica, la letteratura e più in generale la vita degli uomini.
Federico Buffa l’ha reso popolare, ma non è stato l’unico a utilizzare questo stile di narrazione. Simone Moro, Hervè Barmasse e Emilio Previtali (rispettivamente alpinisti e freerider, atleti del team The North Face) hanno scritto numerosi libri, usando anche foto spettacolari che rendono i testi più fruibili ed emozionanti.
Lo “Storytelling” è diventato famoso nel campo del giornalismo, ma per quanto riguarda il marketing e il mondo delle PR si è evoluto in qualcosa di più complesso che si può definire come Corporate Storytelling.
Uno degli esempi più lampanti della potenza dello Storytelling è la campagna ideata per promuovere la quarta stagione di House of Cards. La famosa serie tv prodotta da Netflix racconta le avventure politiche di Frank Underwood e della sua corsa alla presidenza degli Stati Uniti.
Questa serie è la punta di diamante di Netflix e la compagnia statunitense ha voluto creare una campagna ad hoc per aumentare l’hype in attesa dell’uscita della quarta stagione.
È stata infatti organizzata una vera e propria campagna elettorale, con cartelloni e comitati a favore di Underwood sparsi per tutta l’America. Emblematico il sito internet www.fu2016.com che non ha niente da invidiare a quelli dei candidati Clinton, Trump e Sanders.
Netflix ha creato un universo reale, sui social e sui media tradizionali, attorno a Frank Underwood e per suggellare il tutto è stata anche organizzata una conferenza stampa allo Smithsonian di New York. Nel famoso museo è stata presentata la collezione dei ritratti di tutti i presidenti statunitensi e tra Washington, Kennedy e Roosevelt era presente il ritratto di Francis J. Underwood.
Negli Stati Uniti questa pratica è già stata utilizzata in diversi contesti. In Italia siamo ancora agli albori ma è solo una questione di tempo. La strada è tracciata…
Autore: Alessandra Malvermi
(Foto da Sky e Netflix)
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