Smart working 2020: il lavoro da casa non ferma le PR
Come ha affrontato lo smart working il settore delle PR e della comunicazione?
La necessità di ripensare le modalità di lavoro per far fronte all’emergenza sanitaria da coronavirus ha posto sotto i riflettori la resilienza e la capacità di adattamento di un settore mutevole e improntato costantemente al rinnovo come quello della comunicazione e delle relazioni pubbliche.
A dispetto di una situazione contingente complessa, lavorare da casa, non soltanto ha permesso ai professionisti della comunicazione il normale proseguimento delle attività, ma ha favorito al contempo la possibilità di supportare i clienti con l’ideazione e la creazione di progetti extra che hanno dimostrato quanto sia stato importante far sentire la voce delle aziende e dimostrarne l’operatività anche in un momento di difficoltà.
Il sondaggio dal titolo “Impatto dell’emergenza coronavirus e smart working” condotto da The Innovation Group ha infatti evidenziato, in un momento di generale stagnazione, addirittura un incremento delle attività legate all’area comunicazione/marketing, a conferma di una risposta smart proveniente da un settore che ha nel proprio DNA la capacità di reinventarsi per far fronte alle sfide del momento.
Organizzazione del lavoro, flessibilità, e una buona dose di creatività hanno consentito di mantenere alti i livelli di produttività e di portare avanti con successo le attività di comunicazione per garantire ai clienti il supporto di sempre. Ma non solo, le agenzie di relazioni pubbliche hanno affiancato i brand nella gestione della crisi e nel modulare il corporate storytelling, adattandolo alla singolarità della situazione vissuta negli ultimi mesi. Le PR presidiano da sempre lo sviluppo delle conversazioni e, oggi più che mai, sono chiamate ad essere “smart public relations” e a rivestire un ruolo sempre più centrale nel supportare aziende ed organizzazioni non solo a raggiungere i propri obiettivi di business, ma anche ad affermarsi come sistemi positivi e a coltivare relazioni co-evolutive.
Del resto, la digitalizzazione ha dimostrato in maniera decisiva di essere la vera alleata del lavoro delle agenzie di comunicazione. Le piattaforme di videoconferenza online, divenute uno degli strumenti più utilizzati nel corso del lockdown, hanno reso infatti possibile mantenere vive le relazioni che sono il fulcro alla base delle PR, garantendo un rapporto diretto con i clienti, senza far mancare al contempo i tradizionali momenti di brainstorming tra colleghi.
L’emergenza sanitaria non è ancora finita, ma il settore delle PR ha dimostrato di avere le carte in regola per supportare le sfide della comunicazione indipendentemente dal luogo di lavoro.
Articolo a cura di Chiara Dovere
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